Viale dei ciliegi

Fuad Aziz, Boléro di Maurice Ravel, Curci Young (Da 6 anni)
Lisa Molinaro-Boris Molinaro, Maurice Ravel. Concerto per la mano sinistra, Curci Young (Da 6 anni)

Quest’anno ricorre il 150mo anniversario della nascita di Maurice Ravel e la casa editrice Curci, specializzata in musica, pubblica, nel suo ottimo marchio Curci Young, dedicato all’infanzia (e di cui ricorre a sua volta il 25mo anniversario), due albi illustrati che celebrano il compositore, pianista e direttore d’orchestra francese.

Uno è un albo senza parole (tranne un’introduzione, una postfazione e una nota sul brano) dedicato alla composizione più celebre di Ravel, Boléro, e in particolare all’ipnotica coreografia che Maurice Béjart creò nel 1961, con una ballerina su una pedana al centro della scena (nelle varianti che Béjart introdusse nel tempo ci furono anche protagonisti maschili), mentre gli altri ballerini, all’inizio fermi, si uniscono progressivamente alla danza seguendo il ritmo incalzante della musica, in cui i due unici temi vengono ripetuti su una base ritmica reiterata. L’artista irakeno (da tempo trasferitosi in Italia) Fuad Aziz coglie con le sue illustrazioni queste forti suggestioni sonore, rappresentando, oltre ai movimenti dei ballerini, anche l’orchestrazione dei vari strumenti, la quale è un aspetto centrale del brano. Un libro da guardare ascoltando.

L’altro albo è dedicato alla commovente storia del pianista Paul Wittgenstein (1887-1961), fratello del filosofo Ludwig, che perse il braccio destro nella Prima guerra mondiale. Su questa storia era già uscito il bell’albo Per Mano, con testo di Sante Bandirali e illustrazioni di Gloria Tundo, edito da Uovonero e presentato proprio in questa rubrica due anni fa. Lì, con un’idea interessante di Bandirali, era la mano sinistra di Wittgenstein a raccontare la vicenda, dicendo di come si sia trovata, grazie alla straordinaria forza vitale del pianista, a dover «riempire da sola il silenzio della mia perduta sorella». Qui, in questo albo con testo di Boris Molinaro e illustrazioni di Lisa Molinaro (la quale, oltre ad aver conseguito un Master in illustrazione, è diplomata in pianoforte al Conservatorio, con un programma interamente incentrato sulla musica di Ravel), al centro c’è il rapporto tra Wittgenstein e Ravel, che per il pianista austriaco scrisse appunto il Concerto per la mano sinistra, eseguito per la prima volta a Vienna nel 1932. Il focus è dunque su entrambi i musicisti, e i loro punti di vista narrativi si alternano: dapprima Wittgenstein racconta la sua storia, dalla tragica menomazione all’incontro con Ravel; poi è Ravel a raccontare la grande fatica nel creare il Concerto in sol, che abbandona per comporre il Concerto per la mano sinistra; poi di nuovo vediamo Wittgenstein cimentarsi nell’esecuzione del concerto creato per lui; e infine entrambi i musicisti, dai destini intrecciati nel segno della perseveranza e della fiducia nella rinascita: Wittgenstein che riscuote successo con la sua esecuzione per una mano sola, e Ravel che trova la forza per portare a termine quel Concerto in sol per pianoforte e orchestra che l’aveva messo a dura prova.

Harry Allard-James Marshall, trad. di Sergio Ruzzier, La maestra è scomparsa!, Lupoguido (Da 6 anni)
Harry Allard-James Marshall, trad. di Sergio Ruzzier, La maestra è tornata!, Lupoguido (Da 6 anni)

Di James Marshall (1942-1992) e dei suoi incantevoli libri abbiamo già parlato in questa rubrica nel luglio scorso, presentando Storie da spiaggia, dove egli era sia autore sia illustratore. Nei libri dedicati alla maestra Dolcini (e al suo esilarante doppio, la maestra Acquamarcia), Marshall è «solo» illustratore (e che illustratore!), mentre i testi sono di Harry Allard (1928-2017): i due si conobbero al Trinity College di San Antonio, in Texas, dove Allard insegnava francese e Marshall era studente. Con umorismo e grande capacità di assumere una prospettiva bambina, ne La maestra è scomparsa i due ci raccontano la storia degli scolari dell’aula 207, terribili e maleducatissimi alunni della gentile maestra Dolcini, che un bel giorno viene improvvisamente sostituita dall’inflessibile signorina Acquamarcia, la quale li mette in riga in men che non si dica. Ma dov’è finita la signorina Dolcini? Ne La maestra è tornata accade qualcosa di altrettanto misterioso, stavolta ai bambini dell’aula 307, e sembra che le due maestre, la fata e la strega, non riescano a incontrarsi mai… Due storie spassose e intelligenti, perfette per un back to school all’insegna dell’ironia.

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