Il futuro di Migros dipende (anche) da lui

by Claudia
1 Settembre 2025

La salute di un’azienda si vede anche dai suoi apprendisti – abbiamo incontrato il giovane Emil Polli, al terzo anno della sua formazione di venditore

Investire in un apprendista, in fondo, è un segnale di desiderio di continuità. Formando leve nuove si assicura un futuro competente all’azienda, oltre a offrire a un/a giovane un’opportunità che è meramente formativa in un primo tempo, e può diventare di carriera se ci sono i presupposti.

Migros Ticino, azienda in cui l’accompagnamento degli apprendisti è affidato da tempo a Giorgio Gallotti coadiuvato da Vinish Parackal, negli anni ha deciso di incrementare il numero dei propri apprendisti, che oggi sono circa una settantina e si suddividono tra formazioni diverse: vendita, logistica, commercio e centri Activ Fitness.

Tra di loro c’è anche il giovane Emil Polli, 18 anni appena compiuti lo scorso luglio, e una consapevolezza: la strada imboccata con l’apprendistato Migros è quella giusta. In occasione di questo numero speciale, che celebra i 100 anni dell’azienda, l’ultima parola spetta proprio a lui, a un apprendista che rappresenta anche tutti gli altri, e che, in virtù della sua età e della formazione in corso, è anche il nostro sguardo verso il futuro.

«Frequentavo le commerciali di Massagno a tempo pieno con l’intenzione di arrivare fino alla maturità, ma purtroppo non mi trovavo particolarmente bene. A metà anno ho quindi smesso e sono andato nella Svizzera tedesca, a San Gallo, per migliorare il mio tedesco.

Prima di partire ho avuto l’opportunità di svolgere uno stage di qualche giorno alla Migros di Agno e… mi sono trovato benissimo. Mi sono reso conto che mi piaceva il contatto con i clienti, ed ero molto contento quando riuscivo a fare consulenza ed essere “utile” a qualcuno… che soddisfazione! A me piace molto aiutare la gente.

Adesso ho terminato il secondo anno a Caslano, e devo iniziare il terzo, che è anche l’ultimo, rientrando presso la sede di Agno. Sono contento, perché a Caslano il gerente Stefano Della Santa mi dimostra grande fiducia, assegnandomi già diversi compiti anche di responsabilità. Ho l’impressione di riuscire a fare certe cose già abbastanza bene, e quando non capisco una cosa, di solito chiedo e vengo aiutato.

Giorgio Gallotti, responsabile generale e supervisor degli apprendisti di Migros Ticino, con i giovani ci sa fare, e la mia azienda formatrice mi segue bene: nessuno è asfissiante, insomma, o mi sta con il fiato sul collo. Mi sento valorizzato nel mio percorso formativo, e questo è sicuramente molto apprezzato.

Ora che tornerò a lavorare ad Agno ci andrò col trenino o in bici, a Caslano invece vado al lavoro a piedi. Poiché la filiale di Agno è più grande di quella di Caslano, è possibile operare anche per un giorno intero nello stesso reparto (viste le dimensioni dei singoli settori), ad esempio facendo il pane dalla mattina alla sera. A Caslano, invece, dove gli spazi sono sicuramente inferiori, il lavoro è molto variato: magari si gestiscono per un’ora i latticini, poi si passa al pane, e così via.

La mattina mi sveglio alle 6.00 poiché di solito inizio alle 6.30. Al momento sono fortunato, perché abito a cinque minuti a piedi dalla filiale. Colazione non la faccio, anche se so che dovrei! Mi vesto e mi lavo i denti, poi via, subito al lavoro.

Quando arriva il camion, bisogna scaricare la merce e metterla in magazzino; più tardi sarà sistemata in negozio. Di solito mi occupo di cuocere il pane, ma faccio anche altro, dipende sempre dalle necessità della giornata. Durante la mattina faccio una pausa di 20 minuti, poi continuo fino alle 11. Dalle 11 alle 13 vado a casa, mangio e mi riposo.

Alle 13 ritorno a lavorare e finisco di sistemare in negozio la merce che è rimasta in magazzino. Oltre a queste mansioni relative al daily business, ci si deve dedicare anche ai clienti, che potrebbero necessitare di consulenza, o a preparare la spesa per gli ordini online.

A volte qualche cliente mi chiede delle informazioni più complesse, riguardanti ad esempio una ricetta, e lì mi succede di non sapere bene cosa rispondere, ma cerco comunque di restare sempre professionale, e tutt’al più cerco un collega con più esperienza di me! Molte clienti vengono tutti i giorni, mi salutano e mi raccontano qualcosa, a me fa davvero piacere poiché essendo timido, tutto questo mi aiuta ad aprirmi con gli sconosciuti.

In questo periodo abbiamo molto lavoro. A Caslano ci sono tantissimi turisti, e vedo che amano fare la spesa alla Migros, forse per la sua storia, forse perché festeggiamo i cento anni, ma si capisce che sono affezionati e fidelizzati, ed è una bella cosa.

Di solito finisco alle 17, vado a casa, mi rilasso, e se ho dei compiti, li faccio; ne abbiamo sia per la scuola sia per il lavoro. L’unica mia pecca, se devo essere sincero, è che a volte tardo con le consegne… Dopo cena a volte esco con gli amici, altrimenti guardo dei video o provo a fare qualche filmato per conto mio. Ci sono anche giorni in cui torno a casa stanchissimo e vado a dormire presto.

Nel tempo libero gioco ai videogiochi, anche se ultimamente meno spesso. Amo molto fare dei video, niente di professionale, solo “roba” amatoriale, ma un giorno vorrei frequentare dei corsi per approfondire la conoscenza e migliorare. Mi trovo spesso con gli amici per fare dei giri in bici, e durante le vacanze faccio l’animatore per le colonie diurne, proponendo diverse attività ai bambini, cosa che mi piace molto.

Io non sono una persona particolarmente sicura delle proprie scelte, e cambio spesso idea, ma qui mi sto trovando bene: penso che per me questo apprendistato sia ideale, ho fatto una buona scelta, e spero davvero di potere restare in questa azienda. Sono molto contento del mio capo attuale, perché mi dà fiducia, mi propone sempre nuovi compiti affiancandomi, e se sbaglio non è un problema; mi spiega la causa dell’errore per potermi migliorare ulteriormente.

Sono soddisfatto della mia vita, anche perché ho già il mio stipendio e un lavoro con certe responsabilità. Quando andavo a scuola a tempo pieno, la mattina non avevo mai voglia di alzarmi, mi sentivo sempre distrutto. Invece adesso, anche se magari mi sveglio con due ore di anticipo, non vedo l’ora di andare in filiale. Oggi ho più energie, forse perché vedo il senso di ciò che sto facendo»