Un’onda energetica di nostalgia e divertimento

by Claudia

Dragon Ball: Sparking! Zero rievoca l’essenza della serie anime con un roster gigantesco, combattimenti aerei e una storia ramificata che conquisterà fan e nuovi giocatori

Dragon Ball: Sparking! Zero è il primo vero sequel della serie Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi dai tempi di PlayStation 2. Il suo design e la presentazione old school hanno un certo fascino rispetto agli altri picchiaduro moderni. È più coriaceo della corazza di Vegeta e sbilanciato nei modi che sono sia fastidiosi sia fedeli alla storia. I menu sono labirintici, i consigli per l’allenamento scarsi e a volte poco utili. Ma ogni battaglia è realizzata con l’unico scopo di far vivere la fantasia dei combattimenti di Dragon Ball così come appare nell’anime. Il frenetico scambio di colpi di ki, i calci con teletrasporto e i capelli che cambiano magicamente colore sono un’esplosione di puro divertimento. E dunque il lavoro prodotto da Bandai Namco merita l’acquisto?

Dragon Ball: Sparking! Zero cerca di meritarselo innovando principalmente la sua «modalità storia ramificata» e il kit di creazione delle battaglie, sebbene giocare a questo picchiaduro a volte può sembrare un atto d’amore tanto quanto lo sforzo di resuscitare la serie.

Le battaglie in arena non hanno molto in comune con picchiaduro tradizionali come Tekken o Street Fighter. Invece di svolgersi su un piano orizzontale, combinano il movimento 3D in spazi aperti con movelist ridotte, scambiando la complessità tecnica con tattiche spaziali. Questo titolo si è ulteriormente distanziato da altri giochi del suo genere aumentando la velocità, sostituendo gli oggetti lanciabili con grandi elementi ambientali distruttibili e creando enormi cieli vuoti per combattimenti aerei aperti.

Un ulteriore punto di forza è il roster immenso. Sono giocabili più di 180 combattenti provenienti da ogni angolo della serie, molti dei quali sbloccabili tramite il negozio o le modalità «storia». Ci sono personaggi provenienti da serie o film di cui ignoravamo l’esistenza! Molti di questi sono ripetuti (ci sono 19 versioni di Goku!), ma non sono tutti uguali. Ogni Goku ha diverse tecniche speciali e alberi di trasformazione: Goku base dell’invasione Saiyan ha un set di mosse diverso e un potenziale inferiore rispetto a Goku della Saga di Bu o dell’era Super, che può trasformarsi in varie versioni del Super Saiyan.

Che dire del gameplay? Purtroppo, eseguire le varie mosse per ogni personaggio è molto difficile e frustrante. Gli input sono semplici, ma ci siamo spesso sentiti persi quando i combattimenti aumentavano di velocità. Il ritmo di questo titolo, unito a un sistema di tutorial poco efficace, può mettere a dura prova i riflessi dei neofiti. Il tempismo per difendersi con il teletrasporto o le varie combo con scatto direzionale ci hanno fatto pregare il Dragon Shenron per avere pietà.

Ci vorranno diverse ore di gioco per padroneggiare Dragon Ball: Sparking! Zero ai massimi livelli. Detto questo, una volta masterizzata la meccanica di gioco, sarà un vero piacere divertirsi lottando nel mondo di Dragon Ball.

Come la maggior parte dei picchiaduro moderni, anche questo titolo offre una modalità single player e una multiplayer. La modalità single player, «Episode Battles», è una rivisitazione abbreviata delle più grandi storie di Dragon Ball dal punto di vista di vari personaggi. Quasi tutti i giochi di Dragon Ball lo hanno fatto, ma questa versione è esaustiva e fa un buon lavoro nel mantenere brevi i tempi tra le battaglie, dando la priorità ai momenti importanti.

La modalità «online classificata» si distingue come il modo più interessante di giocare in multiplayer. Il sistema limita le squadre a un massimo di cinque membri assegnando un valore in punti a ognuno, con un massimo di 15 punti da dividere. I personaggi più forti sono più costosi, quindi si può optare per una squadra piccola con personaggi potenti o puntare su un gruppo numeroso di personaggi più economici.

Per quanto riguarda il comparto tecnico c’è poco da dire: questo gioco è semplicemente uno spettacolo per gli occhi. Gli sviluppatori hanno utilizzato l’Unreal Engine 5 sapientemente, ricreando mosse energetiche di rara bellezza, tra caricabili e automatiche, e lo stesso hanno fatto coi vari tipi d’aura dei guerrieri.

Stesso discorso per il comparto audio, con un ottimo doppiaggio sia in giapponese sia in inglese, a cui si affiancano convincenti musiche originali, che ben accompagnano scontri e modalità.

Per concludere, Dragon Ball: Sparking! Zero è un gioco che piacerà sia ai fan della serie sia ai giocatori alla ricerca di un picchiaduro divertente e frenetico. L’enorme quantità di personaggi giocabili, il combattimento in 3D e la modalità «storia coinvolgente» lo rendono un’esperienza indimenticabile. Con il Natale alle porte, questo titolo potrebbe essere il regalo perfetto per molti videogiocatori! Voto 8/10.

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