I droni si stanno evolvendo oltre i loro usi militari e stanno diventando potenti strumenti di lavoro per privati e aziende. La Svizzera ricopre un ruolo di primo piano nel loro sviluppo
Singapore in passato era un semplice villaggio di pescatori. La città-stato è oggi una moderna e globale metropoli. Famosa per le sue rigide leggi, la tigre asiatica è anche nota per la sua infrastruttura all’avanguardia. Singapore è infatti caratterizzata da edifici e trasporti modernissimi. La città è sempre un passo avanti rispetto al resto del mondo. Non è una sorpresa che il primo taxi volante sorvolerà tra qualche anno i grattacieli della metropoli asiatica. Nel suggestivo quartiere di Marina Bay, lunedì 21 ottobre, la Volocopter ha infatti presentato il suo primo vertiporto, un aeroporto per droni. La sua realizzazione permette alla compagnia tedesca di testare in un contesto reale i suoi droni per il trasporto di persone senza pilota. Nei prossimi anni quindi i taxi volanti visti nei film di fantascienza saranno realtà, almeno a Singapore.
Ma il trasporto di persone è solo una delle tante applicazioni commerciali dei droni. Originariamente utilizzati soprattutto in ambito militare, i droni si stanno evolvendo oltre i loro usi militari per diventare potenti strumenti per privati e aziende. I droni hanno già conquistato il mercato dei consumatori amatoriali, anche in Svizzera. Secondo una stima del Governo negli ultimi anni nel paese sono stati venduti oltre 100’000 droni a piloti amatoriali. Ora però questi oggetti volanti vengono sempre più spesso impiegati anche dalle aziende. E gli usi commerciali dei droni sono i più diversi.
Oltre al trasporto di persone, i droni vengono anche usati per il trasporto di beni. La Posta Svizzera ad esempio trasporta regolarmente a Lugano e Zurigo campioni di laboratorio tramite drone tra gli ospedali. A seguito di due avvenimenti a Zurigo quest’inverno e primavera, i trasporti tramite droni sono stati momentaneamente sospesi in tutta la Svizzera per chiarire le cause degli incidenti e adottare misure precauzionali per evitare nuovi casi. Nonostante gli intoppi, i partner della Posta sono fondamentalmente soddisfatti del servizio. I vantaggi sono considerevoli. Grazie ai droni i trasporti sono più flessibili, più veloci, meno dipendenti dalla situazione del traffico e più ecologici.
Ma i droni non sono solo un mezzo di trasporto, possono anche essere molto utili per svolgere i lavori di manutenzione. Le FFS ad esempio già si affidano ai droni per le ispezioni e la sorveglianza della loro rete di infrastrutture al fine di minimizzare il rischio di frane. I droni fanno risparmiare tempo e rendono il lavoro più sicuro. Non solo per le ispezioni, la compagnia di trasporti svizzera occasionalmente li utilizza anche per scopi di polizia e ha effettuato test molto promettenti per il controllo dei trasporti merce.
I droni vengono impiegati anche in altri ambiti. L’impresa di costruzioni svizzera Implenia li impiega già occasionalmente per il rilevamento e la modellizzazione del terreno, nonché per la fotografia aerea, e ad ogni progetto valuta ulteriori impieghi. Mentre proprio in maggio la compagnia di assicurazione svizzera SwissRe Corporate Solutions ha annunciato la sua collaborazione con Airbus per offrire ai propri clienti un servizio in grado di valutare i rischi di alluvione di impianti e altre strutture tramite simulazioni create con immagini e dati raccolti dai droni. In agricoltura infine diverse ditte anche in Svizzera offrono alle aziende agricole la possibilità tramite droni non solo di trattare con pesticidi terreni che si trovano in zone di difficile accesso ma anche di monitorare il suolo e le colture.
Tuttavia, una forte crescita del loro uso richiede che il traffico di droni venga coordinato. E l’attuale sistema di controllo del traffico aereo non può essere usato per i droni. Per integrare i droni nel traffico aereo è necessario un nuovo sistema di controllo: l’U-space.
Il termine U-space si riferisce ad un sistema che integra i droni nello spazio aereo permettendo una coesistenza con altri velivoli. Da marzo Skyguide sta testando il nuovo sistema negli aeroporti di Lugano e Ginevra. «L’U-space ha diverse funzioni – afferma Vladi Barrosa, Head of Media Relations di Skyguide – In primo luogo la piattaforma consente di richiedere le autorizzazioni di volo per i droni in modo facile e digitale». I droni infatti per volare in un raggio di 5 km dagli aeroporti necessitano l’autorizzazione di Skyguide. Mentre per altre applicazioni come il volo senza contatto visivo è necessaria l’autorizzazione dell’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC). Oggi queste richieste avvengono ancora tramite corrispondenza scritta. Il processo richiede tempo ed è complicato. Grazie all’U-space invece le richieste si potranno inoltrare online e verranno approvate rapidamente dalle autorità di controllo.
Oltre a facilitare il processo di autorizzazione dei voli, il nuovo sistema presenta anche altre funzionalità. «L’U-space permette anche di identificare e localizzare i droni su una mappa della Svizzera – afferma Barrosa – Inoltre avvisa i piloti di droni se un altro velivolo si sta avvicinando minimizzando i rischi di collisione tra droni e altri velivoli come elicotteri». L’U-space svizzero è il primo sistema di gestione del traffico nazionale di droni in Europa. Skyguide prevede di lanciarlo ufficialmente ad inizio 2020.
Le novità per i piloti di droni non si limitano al nuovo sistema di controllo del traffico ma riguardano anche le basi legali. In Svizzera l’attuale regolamentazione dell’uso dei droni è particolarmente liberale. In linea di principio, chi vuole pilotare un drone di piccole o medie dimensioni non necessita di nessuna autorizzazione. Il pilota deve però mantenere costantemente il contatto visivo con il drone, tenersi ad almeno 5 km dagli aeroporti e fuori dalle zone con restrizioni, evitare di sorvolare luoghi affollati e rispettare la sfera privata altrui. In caso contrario è necessaria un’autorizzazione dell’UFAC o del gestore dell’aeroporto per i voli nei pressi degli aeroporti.
«La legislazione in materia di droni verrà presto modificata – afferma Antonello Laveglia portavoce dell’UFAC – L’Agenzia Europea per la sicurezza aerea ha pubblicato in giugno due nuovi regolamenti riguardanti l’uso di droni a scopi commerciali e privati. In futuro per pilotare un drone occorrerà registrarsi presso le autorità e superare un test online». La registrazione riguarda i droni di peso superiore ai 250 grammi (quindi praticamente tutti). Mentre il test online includerà in larga misura le conoscenze fondamentali indispensabili ad un pilota di droni già oggi: contatto visivo, divieti di volo e il rispetto della sfera privata altrui.
Le novità legislative però non si limitano alla registrazione e al test online. «La nuova regolamentazione introdurrà tre tipi di categorie per i droni: Open, Specific e Certified» continua Laveglia. Le operazioni a basso rischio sono raggruppate nella categoria «Open» e per questi usi non sono richieste autorizzazioni. La seconda categoria «Specific» si applica agli usi in cui si assume un rischio medio. Queste operazioni devono essere approvate dalle autorità. L’ultima categoria, «Certified», include operazioni ad alto rischio. Per questi utilizzi sarà necessario presentare una domanda completa che verrà analizzata a fondo dalle autorità: i droni dovranno essere certificati e le competenze dei piloti riconosciute. «Gli Stati membri dell’EU dovranno implementare i nuovi regolamenti nelle legislazioni nazionali entro il 1. luglio 2020 – spiega Laveglia – Queste nuove basi legali saranno riprese anche dalla Svizzera».
Le novità tecniche e legislative sono necessarie per favorire il crescente numero di applicazioni commerciali dei droni. La battaglia per l’emergente mercato dei droni ad uso commerciale è appena iniziata e le aziende svizzere ricoprono un ruolo di primissimo piano. In Svizzera ci sono circa 80 aziende che sviluppano droni commerciali altamente specializzati. La maggior parte delle aziende risiede nella regione compresa tra il Politecnico federale di Zurigo e il Politecnico federale di Losanna, che per l’alta concentrazione di aziende produttrici viene anche denominata Drone Valley.
La Svizzera offre diversi vantaggi per le aziende che sviluppano e producono droni commerciali. Da un lato, la legislazione sui droni è particolarmente liberale e le autorità sono molto cooperative. Le aziende possono quindi testare le applicazioni facilmente. Inoltre la Svizzera offre centri di eccellenza per la ricerca e sviluppo negli ambiti della robotica, dell’elettronica, dello sviluppo di software e dell’aerodinamica. Un altro vantaggio è che le aziende svizzere offrono una soluzione completa che include sia l’hardware che il software. Le industrie di altri paesi sono per lo più specializzate in una sola area, il che rende più difficile lo sviluppo di soluzioni complete. Tutte queste condizioni permettono alle aziende svizzere di sviluppare droni altamente specializzati e di successo. Per consolidare la sua posizione di leader a livello mondiale, la Svizzera sta persino pianificando di creare in Ticino un polo unico dedicato allo sviluppo di droni altamente specializzati coinvolgendo aziende ed esperti di differenti campi. Il progetto, ancora in fase di ideazione, potrebbe vedere la luce già nei prossimi anni.
Visto il forte interesse per gli usi commerciali dei droni, è probabile che nei prossimi anni il traffico a bassa quota si intensificherà. E alcuni di questi oggetti volanti sopra le nostre teste saranno made in Switzerland.