Gastronomia - Mango, per condire il pollo; l’acqua di cocco per rinfrescarsi e il frutto della passione per un insolito piatto di selvaggina
La volta scorsa vi ho parlato di ananas e papaia. Oggi tocca ad altri tre frutti tropicali, mango, cocco e frutto della passione: anche loro del tutto sdoganati in Europa.
Frutto di un albero dei tropici, il mango è particolarmente profumato e aromatico, può avere forma ovale o tondeggiante, e buccia rossa, verde o gialla. Se il frutto risulta morbido alla pressione ed emana un profumo gradevole, significa che è maturo al punto giusto: condizione, ahimè, tutt’altro che facile da trovare.
Oltre che a essere consumato al naturale, è impiegato in macedonie e sotto forma di succhi, confetture, gelati e sorbetti. Si accosta però anche a preparazioni a base di carne, in particolare pollo, anatra e maiale, tritato e con pochissima cottura.
La noce di cocco, familiarmente detta cocco, è il frutto della palma da cocco. È una grossa drupa di forma ovoidale, rivestita da un guscio marrone durissimo ricoperto da uno spesso strato fibroso; all’interno, la polpa è bianca, dolce e gradevole, ricca di grassi per lo più saturi (è uno dei pochi vegetali a contenere questo tipo di grassi); infatti dalla polpa essiccata si estrae un olio (copra) che si solidifica a temperatura ambiente e può essere usato in cucina.
Il cocco contiene anche un succo lattiginoso e molto rinfrescante, l’acqua di cocco, ricca di sali minerali e vitamine e a scarso contenuto di zucchero, presente in quantità maggiori nel frutto giovane: con l’avanzare della maturazione, l’acqua sparisce e la polpa da morbida si fa più consistente e croccante: tuttavia, la mancanza di succo non pregiudica necessariamente la bontà del frutto.
Per fare un buon acquisto, valutare il peso (la noce deve essere pesante rispetto alle dimensioni) e la presenza di liquido (basta agitare il frutto). In Europa, la noce di cocco conosce svariati impieghi in pasticceria: fresca o secca e grattugiata, viene usata per realizzare dolci, pasticcini e gelati o per farcire praline.
L’acqua di cocco non va confusa con il cosiddetto latte di cocco: questo è un prodotto ricavato dalla polpa della noce di cocco. Si prepara mettendo a bagno la polpa fresca e macinata in acqua bollente, in proporzioni variabili a seconda della densità desiderata: se il composto è fluido lo si definisce latte, se risulta più denso si parla di crema di cocco.
Il frutto della passione (o maracuja) è il frutto di pianta erbacea e rampicante originaria del Brasile. Di forma ovale e colore violetto (gli esemplari gialli appartengono a una specie simile, chiamata granadilla) ha buccia spessa e dura. Al momento dell’acquisto, per capire lo stadio di maturazione bisogna valutare la consistenza della buccia: se è dura, liscia e brillante indica un frutto acerbo; se è lievemente raggrinzita e cede a una leggera pressione il prodotto è pronto per il consumo. Poi, in gran sintesi, bisogna sempre preferire esemplari pesanti e profumati.
La polpa è gelatinosa e ricca di semini neri commestibili; lievemente acidula, ha profumo e aroma gradevolissimo. Si può consumare al naturale, con un cucchiaio, dopo aver tagliato i frutti orizzontalmente; altrimenti può essere trasformata in gelati, sorbetti, confetture, creme, mousse, salse. Se ne ricava anche un succo gradevole, che può essere bevuto da solo o aggiunto a bevande miscelate. In cucina, la polpa tritata può conferire un gusto insolito a selvaggina, frutti di mare e pesci.