Fiori a fil d’acqua

by Claudia

Mondoverde - I colori pastello delle ninfee incoraggiano a rilassarsi non meno di quanto inviti a farlo il laghetto che le ospita

L’autunno porta con sé non solo i colori della natura che cambia d’abito, ma anche un clima che ci invita al relax, in contrapposizione alla dinamicità dei mesi estivi che si protraggono ogni anno un pochino di più verso la stagione fredda. E con le piogge e il fresco, nasce la voglia di calma e meditazione: voglia di una tinozza calda, da una parte, o di un laghetto per ammirarne la tranquillità per chi ama mantenere lo sguardo all’esterno, anche solo verso il proprio giardino, dove per l’appunto potrebbe creare una zona d’acqua, come si usa per ricreare un ambiente conciliante. Soprattutto se ci impegniamo per decorarlo con qualche ninfea.
Le Nymphaea rustiche sono piante antichissime, che possono rimanere immerse per un minimo di venti centimetri a un massimo di un metro e cinquanta centimetri di acqua. Non temono il freddo e men che meno il gelo, per cui non è nemmeno necessario ritirarle durante l’inverno anche qualora l’acqua dello stagno dovesse ghiacciarsi.
Le ninfee necessitano di un terreno composto da 1/4 di letame di mucca ben invecchiato, 1/4 di sabbia e 2/4 di terra da giardino ben mescolata; andranno piantate in vasi con fondo piatto e senza fori, per evitare che le radici si propaghino sul fondo, con il rischio di rovinare il telo impermeabile. Al momento della piantumazione, sarà necessaria anche un’ulteriore accortezza: bisogna evitare di interrare la corona del rizoma, ovvero è fondamentale fermarsi al colletto.
L’intera bellezza di questa pianta, com’è risaputo, è contenuta tutta nei suoi meravigliosi fiori che sembrano galleggiare a filo d’acqua: essi si aprono al mattino e si richiudono la sera, mentre nei giorni nuvolosi o di pioggia restano chiusi.
Tra le ninfee rustiche a fiore grande troviamo alcune varietà molto belle, come «Virginalis», dal colore bianco purissimo e con fiori e foglie enormi; «Caroliniana» e «President Viger» con colori dei petali rosa intenso e molto profumati, oppure la mutevole «Marliacea carnea» con foglie che dal marrone cupo diventano nel corso delle settimane verdi e striate di rosso carico, mentre i grandi fiori, passano dal rosa tenero al bianco crema.
Se amate i colori allegri, vi è la gialla «Marliacea chromatella», con la caratteristica di essere molto rifiorente e in grado di tollerare bene anche la mezz’ombra.
Per stagni o bacinelle alte solo trenta-cinquanta centimetri è indicata la coltivazione della varietà «Graziella», che presenta fiori giallo rosa e che nel corso dei giorni diventano rosso rame, che ben si abbinano alla rossa e brillante «Bory de Saint Vincent», anch’essa molto rifiorente.
Più alte ma sempre nei toni del rosso, vi segnalo «James Brydon» che presenta fiori dalla curiosa forma sferica, stami color oro e un ottimo profumo, oltre a una fioritura continua per tutta l’estate; nel caso in cui vi dovesse capitare la fortuna di trovare una pianta della varietà «Escarboucle», non lasciatevela sfuggire: si tratta di ninfee che hanno la caratteristica di avere i fiori più grandi tra tutte le varietà esistenti.
Se l’elenco delle ninfee rustiche dalle dimensioni medio-grandi è assai fornito, non lo è di meno quello delle nane, la cui altezza si aggira tra i dieci e i quindici centimetri, come «Pygmaea helvola», dai petali crema e stami giallo oro, «Pygmaea rubra» in rosso, «Pygmaea alba» color bianco latte, alle quali si aggiunge la francese «Laydekeri lilacea» che – come suggerisce il nome – ha fiori lilla intenso con corolla semplice, composta da una quindicina di petali dalla colorazione sfumata di bianco verso le punte e una dimensione di cinque-sei centimetri a fiore aperto.
Al contrario di quelle rustiche descritte fino ad ora, le ninfee tropicali vanno invece ritirate in inverno, togliendole dal laghetto e ponendo le radici in sabbia umida, collocandoli in locali luminosi a una temperatura tra i 10° e i 15° C, avendo l’accortezza di coprire i vasi con una rete scura per evitare che germoglino in anticipo. Da marzo si eliminerà la rete scura e li si lascerà vegetare fino a che non si deciderà di riporli nuovamente nello stagno.
Tra le varietà più belle di questo gruppo si hanno «Yellow Dazzler»a fiore giallo limone, «August Kock» color lilla-celeste, dal buon profumo e molto robusta e «Missouri» con fiori bianchi che rimangono aperti anche di notte.

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