Aborto, l’ultradestra americana chiede il conto
La carica di cattolici e antiabortisti – Oltre all’Alabama e alla Georgia, altri dieci Stati stanno discutendo
per far passare leggi restrittive a cui le donne rispondono in massa
La carica di cattolici e antiabortisti – Oltre all’Alabama e alla Georgia, altri dieci Stati stanno discutendo
per far passare leggi restrittive a cui le donne rispondono in massa
Scenari globali – La sfida Usa-Cina non è iniziata con i dazi di Trump. Di certo cambierà le mappe del nostro futuro facendo tramontare un ordine mondiale basato sulla globalizzazione
L’Ue chiama Roma – Grazie ai leghisti di Salvini la visione sovranista sarà più forte a Strasburgo ma non al punto da rivoluzionare le politiche dell’Ue
L’imbarazzo di Londra – Theresa May, dopo le mancate intese per raggiungere una maggioranza parlamentare favorevole, ha annunciato che presenterà un nuovo piano al Parlamento a partire dal 3 giugno, con l’obiettivo di completare il percorso del divorzio dall’Ue entro inizio luglio e prima della pausa estiva
Social media – Potrebbero essere una piccola parte di un più ampio sistema di propaganda
Elezioni europee – Tra il 23 e il 26 maggio nei 28 Stati membri dell’Unione europea si sceglieranno i deputati all’Europarlamento. Un momento importantissimo per capire in che direzione sta andando l’Europa, in piena ondata sovranista e populista nei singoli paesi
Elezioni europee – Hacker russi starebbero tentando di influenzare
il processo democratico elettorale che si svolgerà a fine mese
Nucleare iraniano – Il presidente iraniano Hassan Rohani ha annunciato che il suo Paese ridurrà gli impegni previsti nell’accordo del 2015 e ha minacciato di riprendere il programma atomico se non si allenteranno le sanzioni Usa
L’èra Reiwa – Uno dei problemi più urgenti che dovrà affrontare Naruhito, il successore di Akihito, è il disastro demografico della società intrappolata nelle sabbie della depressione e della stagnazione economica
Usa-Cina – Non si smorza la tensione fra le due superpotenze nella guerra commerciale. Sarebbe stata proprio Pechino, venerdì scorso, a far saltare il banco delle trattative provocando la reazione di Trump